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martedì 16 febbraio 2010

Non sono lei

Io non sono lei e non voglio esserlo.
Io sono quel che sono. Con i miei fianchi abbondanti e la mia pancia piena. Sono quel che mi permetto di essere con il mio pessimismo cosmico e la  mia insicurezza...Non sono lei. Non ho quella armonia. Non ho voglia di tormentarmi. So che quel fantasma non lo ucciderai mai. Forse la donna che mi seguirà ti renderà felice, perché io non posso essere lei, nè quella prima né quella dopo. Posso offrirti il mio me,  ma a volte, mi sembra che troppe cose non ti piacciano... So che fai il possibile, ma non voglio, non voglio davvero che tu sia diverso. Per quel che mi è possibile, ci tengo a te, per quanto sono capace ti amo... Ma non so se basti, se ti serva, se sia il tuo bene o se quanto meno tu ci stia bene... Inesorabili frammenti d'ombra ci allontanano e quella brezza... quella brezza divina....
Vorrei che la mia felicità fosse la tua... Fosse il nostro giardino segreto, ma dimmi: puoi dire sia così?
Non posso camminare scalza a lungo in punta di piedi su sentieri di vetro con la paura di calpestare il tuo cuore e ferirmi...
Posso solo sperare che tu sia felice e fare di tutto per renderti più comodo il viaggio, ma non voglio essere elemento di disturbo...Non voglio appesantire il tuo sentiero della mia presenza... I demoni vengono spesso a trovarmi, qualcuno ormai si è affezionato a me... Non posso giurare che la felicità si accorga della mia presenza... Forse è tutto più impalpabile o, al contrario, più terrestre e mutevole. Sicuramente la mia ombra non mi lascia sola, ma mi regala istanti in cui immergersi nell'ossigeno e nella luce, è l'unico antidoto, all'apnea che mi sovrasta.

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