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domenica 25 dicembre 2011

Un brindisi ai veri amici

Brindo a Marco, Vitto, Fra, Roby, Fabri, Laura, Stefi, Ste, Cris, Vale, Ba, Lara, Ele, Eli, Andre, Fede, Michele, Mika, Patty, Arianna, Diego, Ale
A tutti voi amici miei, alcuni presenti da molto tempo,  altro che non vedo da molto, altri che sento poco, altri ancora presenti tutti i giorni, ma vi ringrazio, perché so che ci siete sempre, perché mi avete ascoltato, coccolato, riso e pianto con me. Ognuno di voi ha un posticino speciale nel mio cuore. Vi abbraccio tutti.


Piccoli equivoci generano grandi confusioni

Ma non sarebbe meglio parlare sinceramente andare oltre la vergogna oltre l'etichetta e parlare cuore in mano? Io credo che se avessimo, e la prima dovrei essere proprio io, il coraggio di dirci ciò che non va, in faccia e anche quello che va... Beh, sarebbe tutto molto più semplice. Minori aspettative deluse in generale. Ovviamente bisogna avere un alto grado di maturità, grado che non so se mi appartiene del tutto, però ci sto lavorando su.

Idolatria del Natale



sabato 24 dicembre 2011

Fine della pazzia e Buon Natale

Buon Natale,
una festa che non riconosco come mia. Una festa religiosa che non mi appartiene. Ripenso al 2009, denso di emozioni, ripenso a tutta la strada percorsa e al passato che non ritorna. E forse è meglio così. Ho denunciato più volte lo stato di solitudine in cui mi sono afflosciata. Ho raccontato spesso cosa abbia significato per me l'essere sola.
Credevo che andando indietro nel tempo avrei colmato questo buco che mi divora.
Credevo che avrei trovato calore, sapore, tenerezza. Invece no, finisci per sentirti ancora più sola. Il passato non ritorna e se torna è solo per ricordarti che non c'è più.
Posso ammettere serenamente di aver perduto alcune persone che ritenevo amiche.
Non so dire se sia stata una scelta o solo la vita.
Quello che so, così come mi ha detto anche la psicologa, è che posso fare affidamento solo sulle mie forze.
Devo dire però che non ci sono solo  persone che spariscono per sempre: alcune rimangono e stanno belle vicine e poi magari bisogna scusarcisi pure perché diventiamo maleducati per la frustrazione per la vita che ci fa ammattire e perché mancano a volte alcuni tasselli, alcune persone che ci hanno ferito... Però queste persone speciali che restano, riempiono proprio il cuore di gioia. Io la fortuna di averne incontrate davvero tante che ammiro e amo.
Spero di aver donato a loro qualcosa di buono. Perchè questo Natale con l'insensata corsa ai doni, mi fa sentire povera economicamente e spiritualmente.
La mia vita non mi sta portando dove volevo andare io. Sembra proprio che ci siano momenti in cui sia io ad andare dove vuole lei. Ho denunciato spesso anche il senso di precarietà della mia esistenza. Non so quanto tempo mi resta da vivere e non so se ce la faccio a fare tutto quello che mi ero preposta e se le cose andranno come mi ero prefissata.
Però ora so che archivio il passato e auguro a tutti gioiose feste.









giovedì 22 dicembre 2011

Chissà perchè

Chissà perché si ritorna nel passato cercando nuove emozioni. E' capitato pure a me di voler entrare in vecchi luoghi per provare lo stesso senso di sicurezza e di piacere. Credo che capiti a tutti. Credo che capiti sovente nella dipendenza, di qualsiasi genere sia, stare nel conosciuto... Piuttosto che aprirsi alle incertezze della vita, ma quando, chissà come, chissà perché si rimbalza in un passato difficile e quelli che ti ritrovi davanti non sono i tuoi amici, ma pezzi della tua vita  che hanno minacciato il senso di te, qua allora, bisognerebbe avere il buonsenso di fermarsi e di non incendiare-per il gusto poi di cosa, forse di scappare-eventi e sentimenti che sarebbe meglio mettere nel freezer, eppure, chissà come, chissà perché, il masochismo a volte prevale. Nel mio caso credo sia la paura della morte che mi ha ossessionato. L'idea di fossilizzarmi; l'idea di non essere altro, l'idea di invecchiare e sentirmi imprigionata, allora che si fa? si cerca una prigione vera, per poi gioire della riuscita fuga? e se non si riesce a fuggire?
 Detto questo ho anche,  altri problemi...

sabato 17 dicembre 2011

Ci risiamo

Ci risiamo con le incongruenze della vita che mi portano a fare scelte che poi si rivelano fallimentari.
Ci risiamo con i meccanismi per sedare l'horror vacui,  che portano al compra tutto, mangia tutto, esplodi di cose, che poi c'è solo la morte.
Mi sento invecchiata e sola.
Vorrei solo che mia mamma stesse bene, che mio fratello stesse bene, che io avessi un po' più di sale in zucca e la pace oltre al mio amato lavoro.
Mi sento sola: è tempo di figliare? Ma ce la faccio? Ce la faccio a reggere tutto sulle mie spalle, a pensare ai miei cari e anche a me?
Ho paura di essere nell'occhio del ciclone.
La gente attorno  mi sembra così serena e soddisfatta, mentre  a me sembra che vada tutto storto e non ci sia un po' di serenità. Forse io non sono in grado di darmela, forse so essere solo una figlia, con grossi difetti e qualche grande pregio.
Non so con chi parlare.
Avrei voluto scrivere un post un po' più allegro, ma non ci sono riuscita. In questo momento non vedo la felicità che negli altri.










giovedì 1 dicembre 2011

sono stanca

Sono stanca, provata, decisamente cotta: la vita mi sta investendo con tutta la sua autorevolezza, mentre io avrei solo voglia di dormire ancora... eppure il tempo passa, e senza rendermene conto, c'ho quasi 40 anni... quasi sì, ma ho solo questo. Che fatica, aver sempre qualcosa da fare e vorrei dire che bello, ma non in questo momento dove i tempi morti, gli spazi mentali vuoti, sono vuoti davvero e senza sapore.
Vorrei essere davvero fatta bene  e invece sono qua con fumosi pensieri in cerca di solidità e di una direzione, ma porca pupazza, possibile che a me debbano mancare così tante rotelle e tutte insieme?