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domenica 21 febbraio 2010

Vorrei...

... Poter scostare da te la tristezza,
    regalarti sorrisi
    e saperti felice.
    Vorrei non essere io il motivo della tua infelicità, perchè se così è, io non voglio più essere.
   

   Ma fortemente temo
   di essere io il problema
   in ogni caso, finchè mi vorrai,
   ci sarò, se deciderai che non è con me la tua felicità, io ti libero, da questo dolore e me ne vado.

  S

martedì 16 febbraio 2010

Non sono lei

Io non sono lei e non voglio esserlo.
Io sono quel che sono. Con i miei fianchi abbondanti e la mia pancia piena. Sono quel che mi permetto di essere con il mio pessimismo cosmico e la  mia insicurezza...Non sono lei. Non ho quella armonia. Non ho voglia di tormentarmi. So che quel fantasma non lo ucciderai mai. Forse la donna che mi seguirà ti renderà felice, perché io non posso essere lei, nè quella prima né quella dopo. Posso offrirti il mio me,  ma a volte, mi sembra che troppe cose non ti piacciano... So che fai il possibile, ma non voglio, non voglio davvero che tu sia diverso. Per quel che mi è possibile, ci tengo a te, per quanto sono capace ti amo... Ma non so se basti, se ti serva, se sia il tuo bene o se quanto meno tu ci stia bene... Inesorabili frammenti d'ombra ci allontanano e quella brezza... quella brezza divina....
Vorrei che la mia felicità fosse la tua... Fosse il nostro giardino segreto, ma dimmi: puoi dire sia così?
Non posso camminare scalza a lungo in punta di piedi su sentieri di vetro con la paura di calpestare il tuo cuore e ferirmi...
Posso solo sperare che tu sia felice e fare di tutto per renderti più comodo il viaggio, ma non voglio essere elemento di disturbo...Non voglio appesantire il tuo sentiero della mia presenza... I demoni vengono spesso a trovarmi, qualcuno ormai si è affezionato a me... Non posso giurare che la felicità si accorga della mia presenza... Forse è tutto più impalpabile o, al contrario, più terrestre e mutevole. Sicuramente la mia ombra non mi lascia sola, ma mi regala istanti in cui immergersi nell'ossigeno e nella luce, è l'unico antidoto, all'apnea che mi sovrasta.

venerdì 12 febbraio 2010

Ricercatrice di elastici per capelli

Io sono una professionista dell'assurdo, poggio il mio equilibrio su surrealismo ironico filosofia, psicologia. L'incogruenza, mi appartiene e mi stupisce sempre... ma non di questo voglio parlare oggi.
Io sono specializzata nella ricerca e nel ritrovamento di elastici per capelli, talora incrociano il mio percorso anche mollette o pinze, ma per la maggior parte, la mia mission, consiste nel ritrovamento di qualsiasi "legaccio" che serva a contenere le chiome più svariate. Che siano di stoffa, di spugna o semplicemente ricoperti, non fa differenza, sono brava nel mio campo professionale e non ho molta concorrenza. Amo il mio lavoro, che pratico, non di rado anche nel tempo che mi resta scevro da impegni e desidero perfezionarmi sempre di più in questo ricercatissimo campo, in cui mi sento pienamente realizzata. La mia dimensione ideale è questa e posso dirlo senza paura, sono contenta di possedere questo talento naturale. Credo fortemente che ciascuno di noi, abbia un talento nascosto, una natura segreta, nel mio piccolo, posso dire di aver felicemente realizzato questo sogno nel cassetto, che, anche se non ricordo, sicuramente coltivavo anche da piccola, forse tra io-es-superIo, ho cercato di nascondere questa mia passione nascosta, ma credo che la saggezza lungimirante che ciascuno di noi possiede e il mio, non senza un pizzico di rossore sul volto lo affermo, talento naturale e smisurato-non è mia abitudine vantarmi di pregi che non ho, ma chi conosce un poco la mia storia sa, che quel che possiedo è un vero dono, di cui, non di rado, mi tocca celare l'esistenza, onde evitare spiacevoli invidie. Purtuttavia questo talento naturale, in più occasioni mi si è rivelato e non senza imbarazzo, più di una volta mi sono ritrovata a pensare, a che cavolo possa servire.

domenica 7 febbraio 2010

Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Da poco tempo, ho ripreso in mano questo libro che mi fu donato da mio padre. Dono bellissimo, che ho letto più di una volta e ogni volta mi riporta al Me.
Bene, ora, ho davanti due prove impegnative: la prima e più scontata la patente della macchina, ma porca miseria, so guidare e lo asseriscono tutti quelli che sono stati costretti a farmi da istruttori, possibile che raggiunga sempre il mio obiettivo e  cioè fallire l'esame?
Il secondo, molto preoccupante: il lavoro. Martedì ho un colloquio di lavoro ad Imperia per un posto da assistente sociale in una cooperativa. Inutile dire che questo posto rappresenta per me molto più che non un semplice lavoro. Rappresenta la realizzazione di una parte di me a cui da tempo non voglio e non posso rinunciare, anche se a dir la verità, poco mi riconosco nei valori di questa società, ma lotterò sempre a favore degli indifesi e dei più deboli. Bene, so che questo libro lo porterò virtualmente con me. Perché mi sono sempre sentita un pollo e da tale mi sono comportata, ora, io non lo so, se sono un'aquila, ma è arrivato il momento di spiegare le ali e speriamo di non sbattere contro gli scogli.

Portale degli assistenti sociali italiani - Il mondo del servizio sociale - Informazioni e novità

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Vorrei...


Vorrei portarti con me,
ed è per la tua felicità che io mi scosto
pensieri di cristallo annegano e si disfano
dando una nuova luce e nella Verità lontana e limpida,
ti porto dentro.
Ti sono accanto e nel soffio, mi perdo.
Forse che un giorno ci troveremo?
Perdonami.

sabato 6 febbraio 2010