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domenica 7 febbraio 2010

Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Da poco tempo, ho ripreso in mano questo libro che mi fu donato da mio padre. Dono bellissimo, che ho letto più di una volta e ogni volta mi riporta al Me.
Bene, ora, ho davanti due prove impegnative: la prima e più scontata la patente della macchina, ma porca miseria, so guidare e lo asseriscono tutti quelli che sono stati costretti a farmi da istruttori, possibile che raggiunga sempre il mio obiettivo e  cioè fallire l'esame?
Il secondo, molto preoccupante: il lavoro. Martedì ho un colloquio di lavoro ad Imperia per un posto da assistente sociale in una cooperativa. Inutile dire che questo posto rappresenta per me molto più che non un semplice lavoro. Rappresenta la realizzazione di una parte di me a cui da tempo non voglio e non posso rinunciare, anche se a dir la verità, poco mi riconosco nei valori di questa società, ma lotterò sempre a favore degli indifesi e dei più deboli. Bene, so che questo libro lo porterò virtualmente con me. Perché mi sono sempre sentita un pollo e da tale mi sono comportata, ora, io non lo so, se sono un'aquila, ma è arrivato il momento di spiegare le ali e speriamo di non sbattere contro gli scogli.

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